E' arrivata, dopo un pomeriggio di tuoni e lampi, pioggia e grandine, la serata più attesa dalla popolazione baskettara ostunese e non. PalaGentile gremito dentro e fuori, dove era stato allestito un maxi-schermo già dalle 18.30. Fortunatamente abbiamo deciso, con mio fratello, di buttarci al Palazzetto con largo anticipo. Risultato: due posti comodi dietro la panchina del mitico Giovanni Putignano per poter urlare e gioire quasi da dentro il campo. E così è stato...della partita, a livello tecnico-tattico ricordo davvero poco, visto che la tensione e l' emozione ha fatto salire l' adrenalina ad un livello tale da non riuscire più a discernere ed inquadrare le chiavi della partita. Fatto sta che mercoledi sera c' è stato il coronamento di un sogno accarezzato per tutto l' anno. Un mio contatto messenger recitava questa frase giovedi mattina: "Ostuni in B1...chi l'avrebbe detto? forse solo Benny...". Ed infatti era da tempo che lo pensavo e lo dicevo a chiare lettere: questo è l' anno giusto, la squadra era allestita in maniera quasi perfetta ed anche se non aveva entusiasmato con il gioco per almeno la prima metà di campionato, tante situazioni lasciavano presagire quello che poi è accaduto realmente. I detrattori di Donato Avenia, fantastico capitano, non hanno mai avuto fiducia nella sua intelligenza cestistica e, quando in stagione forzava i tiri ed aveva percentuali a dir poco scandalose, dicevano che proprio lui era il punto debole della squadra, che senza di lui si sarebbe fatto di sicuro meglio. Il mitico Donato ha dimostrato a tutti quanti cosa vuol dire giocare a pallacanestro e soprattutto avere gli attributi: ha quasi dimezzato nei playoff il numero di tiri tentati alzando notevolmente le proprie percentuali, ha giocato per e con la squadra, ha difeso alla grande nel sistema tattico di Putignano. Ragazzi io metterei la firma per arrivare a 42 anni così, forse non riuscirò a giocare neanche in prima divisione a quell' età. Ritornando a noi, a parte questi aspetti, la stagione dell' Ostuni è stata un crescendo e ricordiamo che il primo posto nella stagione regolare era a distanza di un tiro di Lillo Leo a tempo scaduto e che quindi il dominio tanto decantato di Molfetta era un qualcosa di assolutamente virtuale. Grande merito comunque alla squadra allenata da Carolillo ma come abbiamo visto nelle tre gare di finale, Ostuni è stata troppo più squadra, aveva più profondità in panchina e soprattutto ha avuto dalla propria l' esperienza ed il "clutch" di giocatori come Menzione, Novati, Stella, Negri che nei playoff non hanno sbagliato un colpo e che insieme allo strapotere dall' arco dei 6,25 di Avenia e sotto le plance del grande Mimmo Morena hanno contribuito a portare a casa questo splendido successo. Mi sono emozionato davvero, c'è stato un momento in cui tutto il pubblico ha capito che la vittoria era a portata di mano e si è alzato definitivamente in piedi: proprio in quel momento Morena bucava il pressing di Molfetta andando a schiacciare e tornava in difesa con le lacrime agli occhi, nell' azione successiva Avenia metteva una tripla, l'ennesima, da 7 metri. Non ce l' ho fatta...ho abbracciato mio fratello e mi è scappata qualche lacrima: erano lacrime di gioia, diverse da quelle che bagnarono il mio viso in quella tragica giornata della mancata promozione in B2, sconfitti mestamente nel vecchio tensostatico dalla Libertas Taranto. Dovete perdonarmi, ma per uno che ha passato l' infanzia e l' adolescenza come giocatore di questa società emozionarsi è fisiologico. Allora ti ricordi i vecchi compagni di squadra dei tempi belli ma anche di quelli bui, gente da cui hai imparato tanto e che ti sono rimasti impressi nella mente e nel cuore: Massimo Vitali, Niki Campanella, il grande Paolo Friz, vincitore anche di una Korac con Milano, Massimiliano Di Bello, scandaloso play dei tempi della serie D che ora conduce un programma su TRCB, Gigi Chiriacò detto la freccia del levante, atleta scattante che giocava con le Diadora da corsa, e poi Giuseppe Meo e Dario Montanaro protagonisti della promozione in serie C, Alfredo Dario, Mino Stanisci, quel bidone di Giuseppe Cafiero, Maurizio "calzettone" Camassa, l' irritante Walter Sirena, pivot di categoria del calibro di Paolo Sacrestano e Stefano Epicoco, il simpaticissimo Diego Marchionna che sfotteva Eupremio Cozzoli consapevole che non l' avrebbe mai sentito visto che è un pò fottuto di orecchio. E gli ostunesi? Bè ricordarli mi sembra onorevole tributo: primo su tutti Domenico Pecere con cui si partiva per le trasferte e lui che aveva ancora l' angolo delle labbra sporco di sugo della nonna. Poi Angelo Milone che è quello che ha fatto più strada di tutti anche se da piccolino era davvero scarso; Marino Zaccaria diventato titolare nella squadra che conquistò la promozione in C nella stagione '92-'93, Peppe "penna bianca" Cavallo disordinato play di riserva ed ancora il mitico Peppe Jordan alias Giuseppe Calò grande amico, immarcabile giocatore che avesse avuto 20 cm in più avrebbe giocato di sicuro in serie A: come dimenticare i pomeriggi passati nel garage di casa sua a schiacciare in un canestro costruito artigianalmente con cartone e scotch da imballaggio? E poi ci sono io, talento mancato a causa di donne fumo ed alcool: chi non ricorda il tiro all' ultimo secondo contro il Castellaneta (sbagliato naturalmente) e le lacrime di dolore successive: vennero a consolarmi Dario Montanaro e Stefano Epicoco oltre che coach Bevilacqua; da quel giorno in poi, ironia della sorte, non ho più sbagliato un tiro a fil di sirena...e che cazzo proprio quello mi doveva uscire!
Comunque, dopo questa digressione storica torniamo ai tempi nostri per continuare ad applaudire ed osannare i nostri idoli: Menzione, Novati, Torboli, Caloia, Gagliardoni, Guadagnola, Stella, Negri, Morena e capitan Avenia.Per le pagelle rimandiamo al post nel blog di mio fratello che ha svolto un lavoro certosino da vero appassionato e cultore di basket.
Che dire più? Godiamoci questa vittoria e pensiamo al roseo futuro: l' anno prossimo sarà serie A dilettanti, livello mai raggiunto dall' ASSI Basket. Incrociamo le dita e speriamo che ci sia la disponibilità economica per continuare a far sognare una tifoseria incompetente ma da fare invidia per passione a quelle di compagini di categoria superiore.
Un saluto festoso a tutti.
Benny Zurlo
1 commento:
Una serie di obiezioni:
1) innanzitutto sulla pioggia e la grandine bisogna dare il giusto merito a Storchi;
2) non "abbiamo" deciso, HO deciso di andare al palazzetto alle 6;
3) non si dice delatori ma detrattori (per la serie, accattete nu vocabolarie);
4) tu in prima divisione non puoi giocare nemmeno adesso;
5) le espressioni "clutch" e "sotto le plance" non le sentivo da quando hanno messo Franco Lauro a seguire il calcio;
6) e tu, infimo traditore, ti sei emozionato solo perché hai giocato in questa società? Ma che ostunese sei?
7) Montanaro e Epicoco meritavano la B1;
8) see va be, rimandi al mio blog per le pagelle, ma mica metti il link! STRUNZ!
Cordialmente
Fratta
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