lunedì 21 aprile 2008

Primi? no terzi!


Ultima di regular season ieri sera per quel che riguarda il campionato di serie B2 maschile.
L' Ital Green Energy Ostuni esce sconfitta sul campo dell' Abramo Catanzaro e scende al terzo posto in classifica. La griglia play-off è composta: bisognerà affrontare il Canicattì cercando di sfruttare il vantaggio del campo dato dalla migliore posizione acquisita.
Ma vediamo com' è andata ieri sera.
La squadra arriva a Catanzaro con il supporto dei numerosi tifosi che oramai la seguono da tempo. Va bene, sono in pochi quelli che comprendono realmente ciò che succede in campo ma l' importante è tifare e sostenere i propri colori.
Coach Putignano mette dentro Stella in cabina di regia, con Torboli, Menzione, Avenia e Morena.
L' inizio della gara è molto concitato, con Catanzaro che alza vertiginosamente il ritmo ed Ostuni che cerca di giocare con più pazienza in attacco rispetto ai locali.
Menzione commette tre falli in pochissimi minuti di gioco e deve lasciare il campo: verrà degnamente sostituito da Negri che è in un momento di forma strepitosa.
Catanzaro tira bene da due soprattutto in fase di transizione, dove i suoi uomini si fanno ben trovare con tagli dentro l' area. Ostuni, da par suo si tiene a galla con due bombe di Torboli ed i canestri di Morena. Il quarto si chiude con uno spettacolare contropiede di Stella che serve un assist al bacio per Negri: slam dunk che vale il 23 - 23.
Nella seconda frazione i padroni di casa mettono in campo il pivot di 2,16 Saccardo, in forse fino alla vigilia per un infortunio al ginocchio. Il quintetto si alza ma il ritmo si abbassa, come anche le percentuali al tiro di entrambe le formazioni, soprattutto dal perimetro. sul 32 -32 Novati si becca un antisportivo che da il primo vantaggio ai calabresi. Ma negli ultimi 2 minuti Ostuni macina davvero un bel gioco: Negri schiaccia in contropiede, poi serve una palla ad Avenia che appoggia liberissimo da sotto, in seguito corregge con un tap-in un tiro sbagliato da Morena mentre Stella, quasi a tempo scaduto infila la tripla del 37 -41.
Nel frattempo arrivano notizie confortanti da Ruvo: all' half time Ruvo conduce 42 - 36 sul Molfetta. Se finisse adesso l' Ostuni otterrebbe il primato solitario in classifica.
Al rientro in campo si rivede capitan Avenia, un pò frenato fin qui: mette un 3/4 dalla lunga che annichilisce gli avversari, ora sotto di dieci punti. Ma nel frattempo Menzione commette 4° e 5° fallo in un minuto e Mimmo Morena è costretto ad uscire perchè anch' egli gravato da ben tre falli personali. Ostuni perde un pò di peso sotto le plance e Catanzaro se ne giova effettuando molti secondi tiri. La bomba di Ogliaro, mattatore dei locali fissa il finale di quarto sul 59 - 59.
L' ultimo quarto è molto combattuto e Catanzaro sfoggia una bella difesa rude che sfiora e talvolta supera il limite del fallo. Ne deriva che Ostuni si innervosisce e va al tiro molto spesso non nelle migliori condizioni. I falli degli ospiti sono tutti sanzionati e Catanzaro, a 7' dal termine usufruisce già del bonus. Nonostante tutto il risultato rimane indeciso fino a 3' dalla fine: qui inizia lo show balistico dei calabresi che infilano il canestro a ripetizione dalla distanza. Prima Ogliaro in due occasioni, poi Porta ed infine Doati con un siluro da 8 metri fissano il risultato sul 84 - 77 a soli 1'10 dalla sirena. Il divario non diminuisce a causa dei falli sistematici e viene accorciato solo da Morena che infila una tripla a pochi secondi dalla fine. Finisce 86 - 81 per Catanzaro che sarà 4a nella classifica finale e dovrà vedersela con il Corato di coach Meneguzzo.
L' Ostuni recrimina un pò per la gestione arbitrale dell' ultimo quarto, ma la vittoria dei ragazzi dell' Abramo ci sta tutta: hanno lottato con i denti fino alla fine.
Resta comunque l' amaro in bocca per quel tiro convalidato a Lillo Leo in quel di Molfetta qualche mese fa. Senza quel furto adesso l' Ostuni sarebbe primo e meritatamente. Senza rubar nulla a nessuno.
Ora bisogna pensare ai play off: il gioco vero inizia qui ed è qui che i duri iniziano a giocare.
Forza ragazzi.

Benny Zurlo

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